Genova, principale porto italiano
Il porto commerciale e passeggeri negli anni ‘50 del Novecento. A sinistra si intravede la Stazione Marittima di Ponte dei Mille, dall’architettura tradizionale e imponente, e a destra quella razionalista di Ponte Andrea Doria, progettata da Luigi Vietti. Sul fondo la mole dei Magazzini del Cotone, nati nel 1889 come Magazzini Generali // The commercial and passenger port in the 1950s. On the left you can see the Maritime Station of Ponte dei Mille, with its traditional and imposing architecture, and on the right the rationalist one of Ponte Andrea Doria, designed by Luigi Vietti. In the background the Cotton Warehouses, founded in 1889 as General Warehouses.
Dalle distruzioni belliche al gigantismo navale
Negli anni tra il XIX e il XX secolo Genova è il principale porto italiano. Subito prima del 1917 si intensifica la costruzione di navi mercantili e transatlantici, ma anche, è ovvio, di corazzate e incrociatori corazzati; i tempi son quelli della guerra. Per aver spazio sufficiente, in terra e in mare, per i nuovi cantieri, il porto si sposta via via sempre più a ponente, si creano nuovi moli, nuovi impianti di produzione e di riparo.
Terminato il primo conflitto mondiale, quasi metà delle navi dirette in Italia giungono a Genova. La merce prevalente è il carbone, dall’Inghilterra, ma anche ferro, cotone, ghisa. I materiali sono accalcati nelle stive delle navi e il carico e lo scarico della merce avviene tramite la fatica dei camalli, corporazione antichissima di persone destinate a fatiche enormi e senza le quali il porto non avrebbe potuto sostenere le pressanti richieste economiche di una società che andava aumentando la propria logica di consumo e di profitto.
Durante la seconda guerra mondiale per ben 86 volte navi e aerei britannici scaricano le loro bombe su Genova e sul porto. Con la ritirata tedesca nel 1943 le strutture marittime vengono fatte saltare, un centinaio di navi affondate, i metalli trafugati e portati in Germania. Sarà però il bacino portuale genovese a rivedere tra i primi la rinascita pochi anni dopo il termine del conflitto.
È negli anni ’60 del Novecento che l’invenzione dei container modifica completamente la gestione delle merci, il loro stivaggio e il loro trasporto non solo via mare ma anche via terra, su rotaia o su gomma. Nei decenni successivi il fenomeno del gigantismo navale vede in Genova il luogo di partenza e di ritorno di straordinarie navi da crociera e colossali navi mercantili.
Genoa, Italy’s leading port
From wartime destruction to naval gigantism
In the years between the 19th and 20th centuries Genoa was Italy’s leading port. Just before 1917, the port intensified its construction of merchant ships, transatlantic liners and, of course, battleships and armoured cruisers: it was wartime. To acquire new space, both on land and at sea, the port gradually moved further and further west: new docks were built, as well as new shipyard and warehouse areas.
At the end of World War I, almost half the ships bound for Italy arrived in Genoa. The main commodity being transported was coal, arriving from England, but also steel, cotton and cast iron. These goods were piled in the holds of the ships and were loaded and unloaded by the so-called ‘camalli’, a corporation of dock workers who underwent enormous toil and without whom the port would not have been able to sustain the pressing economic demands of a society that was increasing both its logic of consumption and profit.
During World War II, British ships and fighter planes dropped their bombs on Genoa and its harbour 86 times. With the German retreat in 1943, the maritime structures were blown up, a hundred or so ships were sunk, the metal scraps stolen and taken to Germany. However, the port of Genoa was one of the first to make a comeback a few years after the end of the conflict.
In the 1960s, the invention of containers completely changed the way goods were handled, stored and transported, not only by sea but also by land, rail or road. In the decades that followed, the phenomenon known as naval gigantism brought extraordinary cruise ships and colossal merchant ships to the port of Genoa.