La compagnia Pietro Chiesa
L’imponente palazzo sede della Pietro Chiesa all’epoca della sua costruzione (1931). Nato come ‘Casa dei lavoratori del Porto di Genova’ – ai piedi della Lanterna e a ridosso del Terminal Rinfuse – esiste tutt’oggi ed è praticamente immutato nelle sue funzioni e forme architettoniche // Left > the imposing building that housed the Pietro Chiesa Company at the time of construction (1931). Born as ‘House of the Genoese Port Labourers’ – at the foot of the Lanterna and close to the Bulk Terminal – it still stands today, essentially unchanged both in form and function.
La lotta dei portuali per dare dignità al proprio lavoro
Già dal medioevo il porto di Genova vede i suoi lavoratori associarsi in corporazioni a tutela dei propri interessi. Ma a fine Ottocento si acutizza la coscienza dei portuali di Genova nei confronti della loro condizione sociale. Vi lavorano oltre 7000 persone e metà movimenta il carbone, in un precariato fisico ed economico gravissimo: per questo si definiscono associazioni cooperativistiche a salvaguardia degli aspetti umani e professionali.
Nel 1892 nasce così la ‘Lega di miglioramento fra i lavoratori del carbone’ e nel 1909 le compagnie degli scaricatori, dei caricatori e dei facchini come rete di cooperative.
Nel 1896 Pietro Chiesa, primo deputato italiano di professione operaia, costituisce a Genova la Camera del Lavoro che nel giro di pochi mesi viene più volte chiusa e riaperta giungendo a sommosse che causano addirittura la caduta del governo dell’epoca. Dopo gli anni drammatici che vanno dalle restrizioni fasciste alla fine della seconda guerra mondiale, con la liberazione dal nazifascismo la compagnia dei ‘carbonai’ si riforma nel 1946, con il nome di ‘Compagnia Pietro Chiesa’. Davanti a voi potete riconoscere l’imponente edificio che ne è ancora oggi la sede.
The Pietro Chiesa Company
The dockers’ struggle to give dignity to their work
As early as the Middle Ages, the port of Genoa saw its workers associate in guilds to protect their interests. But at the end of the nineteenth century, the Genoese dockers became increasingly aware of their social situation. More than 7000 people worked in the docks, and half of them handled coal, in extremely precarious physical and economic conditions: for this reason, they formed cooperative associations in order to protect the human and professional aspects of their work. In 1892, the League for the Improvement of Coal Workers was founded and in 1909 the companies of dockers, loaders and porters formed a network of cooperatives. In 1896 Pietro Chiesa, the first Italian member of parliament with a working-class background, established the Chamber of Labour in Genoa, which was closed and reopened several times in the space of a few months, leading to riots that resulted in the fall of the government. After the dramatic years between fascist restrictions and the end of the World War II, with the liberation from Nazi-fascism, the company of ‘carbonai’ (coalers) reformed in 1946 under the name ‘Compagnia Pietro Chiesa’. Just in front of you is the imposing building that still houses the company’s headquarters.