Cannoni contraerei
per il faro
Il porto devastato dai bombardamenti. Per proteggerlo, già nel 1937 erano stati installate dieci sezioni di cannoni contraerei. La Lanterna venne protetta con alcune postazioni che furono interrate in occasione della realizzazione del parco // The port devastated by bombings. Ten counter-aircraft artillery units were installed as early as 1937 for defence. The lighthouse was protected with a number of outposts that were buried when the park was developed
Il porto e la Lanterna in tempo di guerra
Dopo l’8 settembre 1943 il porto diventò ancora di più luogo decisivo per il controllo della città e di accesso al Nord Italia. Negli ultimi giorni del conflitto, il bacino venne disseminato di 140 mine dalle truppe tedesche per renderlo impraticabile, i suoi moli danneggiati; furono resi inagibili le centrali, i bacini di carenaggio, la diga foranea; le strutture meccaniche vennero distrutte per il 75%. Per impedire l’accesso alle imbarcazioni, furono appositamente affondati, all’ingresso e nel porto stesso, navi, chiatte, rimorchiatori, bettoline, motobarche e pontoni.
Infine, tutto il materiale metallico come le gru fu sottratto dalle truppe tedesche e portato in Germania.
La ripresa postbellica tuttavia fu straordinaria: nel 1948 erano già stati rimossi i due terzi dei relitti e il porto aveva ripreso le sue funzioni per il 70% rispetto al periodo precedente il conflitto. La Lanterna, che aveva subito diversi danni dai bombardamenti, venne restaurata ed entro il 1956 tutti i congegni furono sostituiti, potenziando l’ottica rotante e aggiungendo un gruppo elettrogeno di emergenza.
Anti-aircraft cannons for the lighthouse
The port and the lighthouse in times of war
After 8 September 1943, the port became all the more crucial to win control over the city and provide access to northern Italy. In the final days of the conflict, German troops planted 140 mines in the port basin making it inaccessible; the piers, power stations, dry docks and breakwater were rendered unusable and 75% of the mechanical structures were destroyed.
To further prevent access to the port, many ships, barges, tugs, and motorboats were sunk at the mouth of the harbour and in the port itself.
Finally, all steel equipment, such as cranes, was seized by German troops and brought to Germany.
However, the post-war recovery was extraordinary: in 1948, two thirds of the wrecks had already been removed and the port had resumed 70% of its operations compared to before the war. The lighthouse, which had suffered extensive damage due to the bombings, was refurbished; by 1956 all its equipment had been replaced, the rotating optics upgraded, and an emergency generator added.