Oro e argento
dalle Americhe

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Palazzo San Giorgio e i magazzini del Porto Franco (in beige) in una stampa del 1781. Quelli sopravvissuti alle demolizioni per la costruzione della sopraelevata negli anni ‘60 del Novecento sono stati recuperati da Renzo Piano in occasione dei lavori per le Colombiadi del 1992 // Palazzo San Giorgio and the warehouses of the Free Port (in beige) in a print from 1781. The ones that weren’t demolished during the construction of the overpass in the 1960s were renovated by Renzo Piano on occasion of Expo ’92, dedicated to Christopher Columbus.

Genova capitale della finanza e il portofranco

L’antico porto, con il passare dei secoli, è sempre meno adeguato ai bisogni della navigazione. Decennio dopo decennio Genova cerca di strappare al suo mare nuovi spazi per sbarcare le merci, per riparare e sistemare le imbarcazioni e per realizzarne di nuove. Il porto è a tal punto indifeso di fronte alle terribili mareggiate, causate soprattutto dal Libeccio, vento violentissimo e umido in arrivo da sud ovest, che anche alle navi ormeggiate capita di essere rese inservibili dalle tempeste in prossimità della riva. Nel 1638 nasce così il Molo nuovo, perpendicolare al promontorio naturale della Lanterna, composto da una scogliera artificiale, progettata nel tentativo di creare un miglior riparo.

Le nuove rotte verso l’America avevano spostato i commerci oltre il Mediterraneo, ma Genova si trasforma diventando una capitale della finanza europea, mentre oro e argento arrivano in quantità dalle colonie spagnole. Proprio per questo, il Seicento viene definito in Spagna come ‘El Siglo de los Genoveses’.

L’aumento costante dei volumi delle merci richiede il moltiplicarsi dei magazzini; dopo la copertura dei bacini del molo vecchio, su questa area pianeggiante se ne costruiscono almeno 20. Più della metà si organizzano come portofranco, cioè esenti da tassazione fino alla vendita delle merci stesse, per favorire l’attracco di navi che trasportano i cereali, alimento preziosissimo nei periodi di carestia.

In Darsena vengono costruiti nuovi vascelli che si differenziano da modelli precedenti perché detti di ‘alto bordo’, cioè destinati alle rotte d’oltreoceano. Contro la minaccia continua dei pirati barbareschi si organizzano spedizioni di convogli formati da quattro imbarcazioni dotate di buon armamento. Il pattugliamento dei mari vicini viene invece garantito ancora con galee e galeotte.

Gold and silver from the Americas

Genoa, a financial capital and a Free port

As the centuries passed, the old port became less and less suitable to the needs of the shipping trade. Decade after decade, Genoa tried to find new areas for the unloading of goods, the repairing and rigging of ships and the construction of new vessels. The port was so exposed to violent sea storms caused mainly by Libeccio winds (strong humid winds from the south west) that sometimes even moored ships suffered damages. To provide better shelter, in 1638 a New Pier was built: an artificial reef perpendicular to the natural promontory that houses the Lanterna.

The new routes to America had extended trade beyond the Mediterranean, yet Genoa evolved into one of the capitals of European finance, as gold and silver arrived in abundance from the Spanish colonies. For this reason, the 17th century is known in Spain as ‘El Siglo de los Genoveses’.

The constant increase in the volume of goods required more and more warehouses; when the basins of the old pier were covered, at least 20 warehouses were built on the new flat area. More than half of them were used as a free port, i.e. an area where goods were not subject to taxation until sold, in order to facilitate the docking of ships carrying cereals, a very precious staple in times of famine.

The ‘Darsena’ was where new vessels were built; the new designs were known as ‘tall ships’, i.e. ships with taller masts and therefore bigger sails, and were intended for transoceanic routes. To counter the constant threat of Barbary pirate attacks, convoy expeditions of four well-armed vessels were organised. The patrolling of neighbouring seas was instead ensured by galleys and galiots.